Maria entra nel mio ufficio con una cartellina piena di preventivi. È stanca, si vede.
“Franco, tre imprese, tre prezzi diversi: 28.000€, 32.000€ e 35.000€. Ho scelto quella da 28.000. Ho fatto bene?”
Sei mesi dopo mi richiama. Ha speso 48.000€ e il bagno non è ancora finito.
Questa storia la sento ogni settimana. E ogni volta mi arrabbio, perché so che si poteva evitare. Il problema è che nessuno ti dice come funzionano davvero i prezzi delle ristrutturazioni a Taranto.
Oggi ve lo spiego io, numeri alla mano.
La verità sui preventivi a Taranto
Ho fatto una cosa che nessuno aveva mai fatto prima. Ho preso 50 ristrutturazioni completate a Taranto nel 2024 – non le mie, tutte quelle di cui sono riuscito ad avere i dati – e ho confrontato i preventivi iniziali con i conti finali.
Il risultato mi ha sconvolto anche a me che lavoro in questo settore da 25 anni: in media, le famiglie hanno pagato il 55% in più del preventivo iniziale. Non il 10 o il 20%. Il cinquantacinque per cento.
Tradotto in soldoni: se ti hanno detto che spenderai 30.000€, metti da parte almeno 46.500€. Ma vediamo perché succede questo, partendo proprio dai famosi prezzi al metro quadro che tutti cercano su Google.
I prezzi al metro quadro: fantasia vs realtà
Quando chiedi un preventivo per rifare solo le finiture – parliamo di pavimenti, tinteggiatura, qualche ritocco – ti sentirai dire che costa 250-300€ al metro quadro. Sembra ragionevole, vero?
Peccato che alla fine spenderai 400-500€ al metro quadro. Com’è possibile? Semplice: il preventivo iniziale non include mai tutto. Manca sempre qualcosa.
Prima manca lo smaltimento del vecchio pavimento – “Ah signora, questo è extra, sono 30€ al metro quadro”. Poi scopri che le pareti vanno preparate – altri 40€ al metro. Infine il massetto sotto è da rifare perché “non regge” – ecco altri 70€ al metro. Fai la somma e il gioco è fatto.
Ma è quando tocchi bagno e cucina che inizia il bello. Qui il preventivo dice 400-500€ al metro quadro, ma la realtà è 700-900€. Sai perché? Perché c’è un trucco che usano tutti.
Il trucco delle tubature (e altri classici)
Te lo spiego con un esempio reale. Giuseppe del Borgo doveva rifare bagno e cucina. Preventivo: 18.000€. “Tutto compreso”, gli avevano detto.
Seconda settimana di lavori: “Giuseppe, brutte notizie. Le tubature sono da rifare.” Altri 3.000€. Terza settimana: “L’impianto elettrico non è a norma.” Altri 2.500€. Quarta settimana: “Dobbiamo impermeabilizzare il bagno.” Altri 1.800€.
Totale finale: 31.000€.
Ora, io lavoro a Taranto da 25 anni. Non ho MAI visto tubature di 30 anni che non andassero cambiate. Mai. Eppure loro “non se lo aspettavano”. Strano, no?
La verità è che lo sanno benissimo. Ma se te lo dicessero subito, sceglieresti un’altra impresa. Quindi te lo dicono dopo, quando hai il bagno smontato e non puoi più tirarti indietro. È un sistema, non un caso.
E quando ristrutturi tutto l’appartamento, la musica peggiora ancora. Il preventivo parla di
600-700€ al metro quadro, ma preparati a spenderne 1.000-1.300. Ogni giorno spunta qualcosa: il solaio che non regge, l’impianto elettrico da rifare completamente, le travi da consolidare.
I costi nascosti di cui nessuno parla
Ma non sono solo gli imprevisti il problema. Ci sono costi che sistematicamente vengono “dimenticati” nei preventivi. Te li elenco così controlli se nel tuo ci sono:
Lo smaltimento delle macerie, per esempio. Ti dicono “incluso” ma poi scopri che era incluso solo per “quantità normale”. Peccato che la quantità non è mai normale. Risultato: 2.000€ extra.
Poi c’è l’IVA, il grande inganno. Ti parlano di IVA agevolata al 10%, ma poi scopri che metà delle cose vanno al 22%. “Eh signora, mica tutto rientra nell’agevolazione”. Altri 2.000-3.000€ che non avevi calcolato.
Le certificazioni finali sono un altro classico. APE, conformità impianti, aggiornamento catastale. “Ah, questi sono a parte”. Altri 2.000€.
E non parliamo delle “varianti in corso d’opera”. Quelle non le scrivono mai nel preventivo, ma ci sono sempre. Calcola almeno un 20% in più sul totale.
Perché alcune zone di Taranto costano di più
A questo punto ti starai chiedendo se almeno i prezzi sono uguali in tutta Taranto. Neanche per sogno. Ogni zona ha le sue sorprese.
Nel centro storico e al Borgo, per esempio, hai case vecchie con muri spessi un metro. L’umidità è ovunque e spesso trovi sorprese archeologiche. Anna di via Duomo è partita con un preventivo di 40.000€. Ha speso 72.000€. Hanno trovato una cisterna sotto il pavimento che nessuno sapeva esistesse.
A Tamburi e Paolo VI il problema è diverso. Sono tutti palazzoni degli anni ’60 e ’70. Tradotto: amianto quasi sicuro. Aggiungi 5.000€ di bonifica che ovviamente nessuno aveva messo nel preventivo iniziale.
San Pasquale e Salinella hanno ville più grandi e clienti più esigenti. Qui il problema non sono tanto gli imprevisti strutturali, quanto le modifiche in corso. “Franco, quella piastrella non mi piace più, cambiamola”. E da 30€ al metro passi a 80€.
Come riconoscere un preventivo fasullo
Dopo tutti questi esempi, avrai capito che il problema non sono gli imprevisti. Il problema è che i preventivi sono fatti apposta per sembrare bassi. Ma come riconoscere quelli falsi?
Il primo campanello d’allarme sono le formule generiche. “Rifacimento bagno: 8.000€”. Così, senza dettagli. Un preventivo serio deve avere 50 righe solo per il bagno: demolizione pavimento tot metri, demolizione rivestimento tot metri, e via dicendo.
Poi ci sono le formule magiche che dovrebbero farti scappare. “Tutto compreso” non esiste. C’è sempre qualcosa che non è compreso. “Chiavi in mano” è un’altra bellissima bugia: poi scopri che le maniglie non sono incluse, né i sanitari “di marca”.
Ma la più subdola è “materiali di prima scelta”. Che tradotto significa: i materiali più economici che esistono sul mercato. Vuoi qualcosa di decente? Paghi la differenza.
E sui tempi? Se ti dicono 3 mesi, moltiplicali per due. Un bagno che dovrebbe essere pronto in 3 settimane ci mette 2 mesi. È matematico.
La soluzione esiste (e non è scegliere il preventivo più alto)
Ora, so cosa stai pensando. “Ok Franco, ho capito, siamo fregati”. No, non è così. La soluzione esiste e non è semplicemente scegliere il preventivo più alto.
La soluzione si chiama contratto con prezzo bloccato. Non “più o meno”, non “salvo imprevisti”. Bloccato. Punto.
Noi lo facciamo da anni con il sistema Ristrutturazione No Stress. Ti spiego come funziona, così capisci la differenza.
Primo: veniamo a casa tua e ci stiamo 2 ore, non 10 minuti. Guardiamo tutto, anche dentro i muri con la termocamera. Secondo: nel preventivo mettiamo GIÀ una quota per gli imprevisti. Non speriamo che vada tutto bene, sappiamo che qualcosa salterà fuori. Terzo: scriviamo nel contratto che qualsiasi problema extra lo paghiamo noi.
Ti faccio un esempio pratico. Il mese scorso in via Mazzini abbiamo trovato un’infiltrazione che aveva rovinato mezzo solaio. Costo per sistemarla: 6.000€. Quanto ha pagato il cliente in più? Zero. Avevamo firmato per 45.000€, ha pagato 45.000€.
Ci abbiamo rimesso? Sì. Ma il cliente ha dormito tranquillo per tutti i 4 mesi di lavori.
Quanto costa davvero con le garanzie
I nostri prezzi sono questi: ristrutturazione leggera 450€/mq, media 700€/mq, completa 1.000€/ mq. Garantiti. Non sono i più bassi di Taranto, lo so. Ma sono veri.
La differenza è che se sotto il pavimento troviamo l’inferno – e a Taranto capita spesso – sono problemi nostri. Tu hai già pagato e non tiri fuori un euro in più.
Possiamo permettercelo perché lavoriamo così da 25 anni. Sappiamo cosa aspettarci. E preferiamo guadagnare meno ma dormire tranquilli. Come i nostri clienti.
Il consiglio che non ti darà nessun altro
Se devo darti un consiglio solo, è questo: il preventivo più basso è SEMPRE una bugia. Non esistono miracoli nell’edilizia. Se tre imprese ti chiedono 40.000€ e una 25.000€, quella da 25.000€ non è più brava o più efficiente. Sta solo nascondendo i costi che ti farà pagare dopo.
La ristrutturazione più economica non è quella con il preventivo più basso. È quella che paghi una volta sola, senza sorprese.
Maria, quella dell’inizio, alla fine ha speso 48.000€ invece dei 28.000€ previsti. Se fosse venuta da noi avrebbe speso 42.000€. Sì, 14.000€ in più del preventivo fasullo, ma 6.000€ in meno di quello che ha pagato davvero. E soprattutto avrebbe dormito tranquilla.
Perché alla fine non è solo questione di soldi. È questione di poter programmare la tua vita sapendo che il 15 marzo la casa sarà pronta e che spenderai esattamente quello che hai firmato.